TOP
f

LAVIADELREIKI

La Gelosia – LO SCOMODARIO 2018

La Gelosia – LO SCOMODARIO 2018 
La Gelosia. Continuando il progetto dello SCOMODARIO 2018, ho deciso di proseguire  la mia esplorazione scomoda scegliendo di sondare la gelosia.
Con essa ho un rapporto strano, forse riconducibile alla mia luna scorpione e venere in acquario.
Ho moti di gelosia per situazioni che i più ritengono assolutamente tranquille e viceversa un totale aplomb in frangenti ben più movimentati.
Mi sono chiesta innanzitutto se la gelosia sia un’emozione o un sentimento. Ritengo che possa essere entrambi. Potremmo considerarla un’ EMOZIONE quando si manifesta in circostanze precise e con un esordio rapido, brusco. C’è uno stimolo e una reazione, che può esacerbarsi o scemare, a secondo dell’evolversi della situazione.
Potremmo considerarla un SENTIMENTO invece quando l’emozione diventa stabile e la si sperimenta molto spesso, anche solo a causa di minimi stimoli esterni o addirittura per rappresentazioni mentali che si agitano nella nostra mente.
Affronto spesso ,durante le sessioni, il tema della gelosia, e ho notato come spesso le persone la confondano con l’invidia e  utilizzino un termine piuttosto che l’altro, come se fossere intercambiabili. Invece invidia e  gelosia sono due moti profondamente diversi, perchè profondamente diverse sono le cause che li scatenano.
Siamo invidiosi quando riteniamo che un altro abbia ciò che noi stessi vorremmo avere, unito alla sensazione di inferiorità generata da tale mancanza.  Siamo gelosi quando il bene o l’affetto o l’amore lo possediamo e viviamo con l’apprensione, il sospetto o la sfiducia di perderlo, a causa di una o più persone.
Se vogliamo analizzare la gelosia nella versione più “classica” ci troveremmo davanti ad una sorta di recitazione a tre. Tre sono gli attori calati nella scena. C’è un Sè, il Partner e un Rivale.
Un triangolo, dove ai due vertici troviamo i membri reali di una coppia e al terzo troviamo un antagonista, che può essere reale ma anche essere solo immaginato.
E’ qui un tratto saliente della gelosia, spesso accade che il Rivale non esista, se non nella mente del Sè.
Che vivrà comunque tutta una gamma di sofferenze , queste si ahime assolutamente concrete. Tristezza, ansia, agitazione, paura di abbandono, vergogna, sospetto, pensiero circolare .
E ancora odio e risentimento nei confronti del rivale e anche nei confronti del partner, subito però seguiti dalla paura di perderlo.
Senza arrivare alla gelosia patologica, responsabile di tragedie esistenziali, è facile convenire che sia uno stato d’animo davvero penoso e pesante da vivere, sia che la si provi sia che la si subisca.
Nella coppia dove si sperimenta gelosia stanno tutti male. Soffre evidentemente il soggetto geloso, ma soffre anche chi la gelosia la subisce. Il rapporto affettivo diventa un escalation di rabbia, di accuse, di chiusura emotiva, di controllo e manipolazione.
Forse lievi spunti di gelosia possono dare quel pizzico di brivido utile a non far scendere il velo dell’abitudine che ci rende sicuri che il nostro partner è e sarà sempre li per noi.
Credo però che se moti di gelosia si affacciano spesso nella nostra vita e soprattutto non motivati dall’effettiva presenza di una terza parte, sia doveroso fermarsi e chiedersi , anche con un aiuto esterno, da dove nascano.
La gelosia affonda le sue radici nel nostro passato, nella nostra infanzia. E ‘ la che dobbiamo cercare il punto di origine, nelle nostre relazioni primarie.
E’ nata quando con dolore e sconcerto abbiamo realizzato che non eravamo al centro del mondo.
Qundo abbiamo intuito che la mamma/papà non erano solo nostri, ma anche nostri. Quando , subito dopo questa sconcertante presa di coscienza abbiamo sperimentato la paura dell’abbandono ,della perdita e abbiamo desiderato nuovamente l’illusione di essere assolutamente unici, speciali, prediletti, come se oltre noi non ci potesse essere nessun altro.
Da adulti sperimentiamo gelosia nei nostri rapporti affettivi quando temiamo di perdere il nostro partner e abbiamo soprattutto paura di non essere per lui unici e indispensabili, dimenticandoci che l’altra persona è innazitutto altro da noi,  un compagno e non una proprietà o una nostra emanazione.
Ancora la gelosia può nascere dal bisogno di essere visti e dal timore di non essere apprezzati, quando nello sguardo dell’altro noi riponiamo l’unica e reale ragione di essere.
Riconoscere di avere un problema , è come sempre, il primo passo necessario .
Dovremo poi lavorare su autostima, senso di inferiorità, senso del possesso, bisogno di controllo.
Ricordandoci anche che , NO , la gelosia non è sintomo d'amore,  l'amore rischia di farlo ammalare.

Post a Comment