LUNA CALANTE – ECATE
LUNA CALANTE – ECATE : in questa fase del ciclo lunare l’energia cambia. Ci avviamo alla chiusura di un ciclo e di conseguenza le parole chiave sono riflessione, ascolto, lasciar andare , alleggerire, ri elaborare.
Nel bel libro “La danza a spirale. La rinascita dell’antico culto della grande dea” riferendosi a questa fase leggiamo:
“La Dea, il cui nome non può venir pronunciato, entra nuda nel regno della Morte.
Nel profondo silenzio e nella quiete assoluta, tutto è possibile.
Ci incontriamo nel tempo dell’anziana, per toccare i profondi poteri dell’oscurità”
Proseguendo l’esplorazione del triplice aspetto della Luna, alla fase della luna calante scopriamo che, sin dal passato, è stata associata un’immagine del femminile legata ad un età matura, che volge alla menopausa e post menopausa.
Gli Antichi erano liberi dal peso del giovanilismo e dell’efficienza fisica intesa come culto di un corpo perennemente giovane.
Riconoscevano in questa fase della vita della donna un tempo ricco di doni, reso pieno da esperienze profonde, e finalmente libero da “obblighi”. Saggezza, capacità di introspezione, potere creativo svincolato dalla maternità, indipendenza e potere, anche sessuale.
“Donne della Quattordicesima Luna” è un termine che ha coniato Eleanor J. Piazza per definire la menopausa con l’intenzione di usare “un nuovo linguaggio per riflettere un tempo di grazia e di dignità nella vita di una donna” ( dal gruppo FB Donne della quattordicesima Luna).
La donna matura, la donna anziana continua ad esprimere sé stessa come veicolo di trasformazione e ciclicità, avviandosi ad accogliere il mistero della vita, e quindi, della morte. LUNA CALANTE – ECATE
Un archetipo davvero potente, che possiamo ritrovare in diverse Dee del passato.
Una di queste è ECATE. Il culto ad essa dedicato affonda davvero nel passato, era venerata in Oriente e poi in tutto il bacino del Mediterraneo, nell’antica Grecia, Roma e tracce significative si possono ritrovare anche ai giorni nostri in determinate aree.
Se ci riferiamo al culto ellenico,nella sua Teogonia, Esiodo ci narra di Ecate, figlia di Perse ed Asteria, entrambi Titani e considerati simboli della luce splendente.
E ancora la descrive come Regina delle Stelle.
Nella cosmogonia pre ellenica era venerata come la figlia di Erebo e Notte.
Con un nome simile, era venerata anche in Egitto . Hequet. Iconograficamente rappresentata da una donna con la testa di rana, levatrice che assisteva quotidianamente alla alla nascita del Dio-Sole.
Nonostante di Lei non sia stato scritto molto e nonostante non compaia frequentemente nelle storie che ci narrano delle gesta degli Dei, era venerata e temuta.
Unica Dea che, oltre a Zeus, potesse concedere all’ Uomo di realizzare i propri desideri. luna calante
Se in origine era diffusa una sua versione “singola” con il passare del tempo si diffuse sempre di più quella “trina”.
Tanto grande era il potere a Lei riconosciuto che le sue manifestazoni erano triplici .
Ad esempio veniva venerata come dea del tempo e del destino, in virtù della sua capacità di guardare al passato, al presente e al futuro.
Ecate era anche appellata come Regina dei Tre Regni, cielo, terra e mare .Profondamente connessa all’idea di potere, anche magico. Era la Dea della Notte, poteva donare comprensione ed ispirazione, grazie ai sogni.
Signora dei contenuti inconsci ed occulti che popolano la nostra psiche.
Uno dei simboli ad essa associati era la torcia. Quale strumento migliore per donare all’uomo antico luce,capacità di discernimento e conforto?
Anche il coltello era uno strumento a lei dedicato, come levatrice lo utilizzava per recidere il cordone ombelicale e, in senso esoterico, per recidere il legame tra corpo fisico e corpo animico.
Come guardiana del mondo dei Morti (funzione psicopompa), ne custodiva le chiavi ; Lei accompagnò Persefone nel suo viaggio ctonio, dopo il rapimento di Ade. Inizandola di fatto ai misteri della vita e della morte ( Misteri Eleusini). luna calante
Donando capacità di discernimento e di visione luminosa Ecate era anche la guardiana degli incroci.
Le antiche cività patriarcali non potevano concepire così tanta potenza e mistero in una figura femminile, così via via che dal periodo romano ci portiamo verso quello del primo cristianesimo, possiamo assistere alla trasformazione della figura di Ecate, da archetipo femminile luminoso e potente, in una sua versione decisamente molto più sinistra ed oscura.
Tale processo storico trasformò Ecate e l’archetipo femminile legato alla fase calante della Luna, in una creatura malvagia, legata alla magia nera .
Streghe e fattucchiere in diverse culture altro non sono che una rivisitazione patriarcale e cristiana del mito di Ecate, temuta perchè portatrice di un potere non gestibile e ancora meno comprensibile .