MERCURIO RETROGRADO
Mercurio, il messaggero alato degli Dei, ha innestato la retromarcia. Tecnicamente si dice che il suo moto è diventato retrogrado. Comunemente si dice che in questi frangenti si sperimentano blocchi e un generale rallentamento di idee, parole, pensieri,riflessioni, spostamenti.
Se superiamo il comprensibile disappunto per questi contrattempi e ritardi, possiamo cogliere una grande opportunità.
Presi dalla routine, dalla fretta o anche dall’entusiasmo,non ci rendiamo conto che spesso corriamo.
Lettaralmente, a rotta di collo. Cercando di fare tutto, possibilmente bene.
Tutto ciò che apparentemente devia dal nostro programma o innervosisce o demotiva.
Anche quello che ci circonda sembra sussurarci che dobbiamo fare e avere tutto, velocemente.
E’ più di un mese che cerco, invano, di sottrarmi ad un’overdose natalizia. Perchè da Ottobre nei garden e grande distribuzione viene allestito il Natale, quando mancano quasi due mese e potrebbero, volendo, dedicarsi all’autunno con le sue bellezze e potenzialità?
Al di la di considerazioni prettamente commerciali ed utilitaristiche , mi viene da pensare che forse dentro di noi si agiti una sorta di paura : noi, tutti, abbiamo una data di scadenza. Ci si avvicina dal momento in cui entriamo in questa dimensione.
Tuttavia trovo sia un vero peccato sentire questa consapevolezza interiore come pungolo a fare dire muoversi e stop.
Ritengo possa invece essere spunto per renderci consapevoli che ogni momento, del qui ed ora, è immenso e prezioso. Che possiamo godere di quel che viviamo, con consapevolezza ed attenzione.
Accogliendo con gratitudine.
Aspettando se necessario.
Ascoltando con attenzione.
Approfittiamo quindi di questi possibili pitt stop mercuriali per respirare e volgere lo sguardo in una direzione diversa.
Proviamo a spostare il punto d’ osservazione dal fuori al dentro.
Mercurio nel mito ha funzioni di Psicopompo.
Viaggia tra i Piani, dall’ Olimpo alla Terra. Dagli Dei agli Uomini. Dai Vivi ai Defunti. Porta messaggi ed intuizioni, visioni. MERCURIO RETROGRADO
Se siamo troppo pieni , troppo affaccendati e distratti potremmo perderceli.
Questa retrograzione ecco che può trasformarsi nella possibilità di rallentare, accettiamo anche il contrattempo o la svista : ci stanno rendendo un lasso di tempo per fermarci e guardarci dentro.
Il moto retrogrado di Mercurio arriva dopo quella di Venere, possiamo tranquillamente afermare che ora, volenti o nolenti, possiamo trovare lo spazio per vagliare ed integrare quello che si è in precedenza smosso, a livello relazionale e di riconoscimento di cosa ci piace e realizza, restituendoci la misura del nostro valore.
Se ci interroghiamo le risposte arrivano!
Siamo sulla strada giusta? Quello che facciamo risuona con il nostro vero sentire?
E’ un letimotive di quest’anno, a tratti molto intenso. Propedeutico a quello che verrà.
Una pietra che può supportare in questo processo è la Kunzite.Oltre ad essere veramente bella, vibra insieme a noi ,aiutandoci in questi frangenti ad essere introspettivi ed agire in modo costruttivo e con un sano senso critico.
Ci parla di amore ed intuizione, umiltà e speranza.
In un periodo denso di stimoli nervosi/emotivi è perfetta per darci centratura emozionale, sostenendoci anche a livello mentale, aiutandoci a superare fissazioni, ansia e paure.
Indossatela liberamente, trattandola con delicatezza perchè è un cristallo che si fragilizza facilmente.
Tra i rimedi del Dr. Bach sicuramente potremo giovarci dell”utilizzo di Impatiens, per rallentare e collocarci nel presente, uscendo da una dimensione forzata del fare.
Attenua la tendenza a proiettarci troppo in avanti, sul risultato. MERCURIO RETROGRADO
Ecco che tra un possibile ritardo e piccolo contrattempo possiamo scegliere di prenderci un momento e possiamo connetterci al qui ed ora, posizione privilegiata per un ascolto di moti interiori.
Altro suggerimento, perfetto anche per la stagione metereologica : SHINRIN-YOKU.
Poeticamente dal giapponese : “bagno nella foresta”.
Non è una semplice escursione, ma piuttosto una forma di meditazione attiva dentro la natura, in un bosco o appunto una foresta.
Niente contapassi, niente musica nelle orecchie, niente conversazioni al cellulare.
Sentiamo il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli, scricchiolii di legnetti sotto i piedi, l’acqua che scorre in un torrente o scende dal cielo.
Aria, sole, luce, pioggia, freddo, vento, umori boschivi.
Un tripudio sensoriale, da accogliere, lasciando andare tutto quello che è altro dal bosco.
Ritornando al qui ed ora possiamo ritemprarci, riposarci, rilassarci.
Il cortisolo scende, i pensieri evaporano, troviamo centratura ed intima connessione.
Solo dopo, se ne ravviseremo la necessità con una mente pacificata potremo auto osservarci.
Con amore e senza giudizio.
La prima settimana tornerà diretto, a noi , come sempre, la possibilità di fare una scelta consapevole e trasformante.