LUNA NERA – LILITH LA PRIMA DONNA
LUNA NERA- LILITH
Con questo articolo vado a completare la quadrilogia dedicata alle fasi lunari .
Siamo arrivati alla fase della luna nera.
A questa fase possiamo accostare un’altro mito, che si discosta da quelli esplorati sino ad ora, legati alle Dee Bianche lunari.
Lilith ci racconta una storia molto più antica, che è stata più e più volte rivista, riletta e riscritta. Stravolgendo simbolo e significato.
Ho fatto fatica anche a trovare delle immagini che potessero rendere giustizia a questa figura femminile, senza scadere nel trash-gotico-satanico.
Che dall’essenza più profonda del mito si allontanano con grande superficialità .
Lilith è Dea nella cultura Assiro Babilonese, in quella Egizia e anche in quella Greco-Romana, sempre con connotazioni positiva, una Dea luminosa e potente.
Solo nella cultura Ebraica-Cristiana, patriarcale e maschilista, questa figura femminile viene travolta .
Troppo potente, indipendente e rivoluzionaria per essere integrabile senza colpo ferire.
Nella Genesi (1,27) ” Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio li creò: maschio e femmina li creò.”
Possiamo intepretare questo passo come un rimandare ad un primo essere umano androgino.
Non tanto in senso fisico, ma a livello animico. Aveva in se sia il principio maschile che quello femminile. Quando Adamo manifestò la sua solitudine allora Dio gli dette una compagna: Eva. Creata da una costola del primo uomo.
Sembra quindi che Adamo fosse nato “uno” e successivamente gli fu affiancata una compagna.
E’ in questo spazio temporale di vuoto, da Uno a Due che si innesta la leggenda di Lilith . Leggenda tramandata oralmente e con brevi rimandi nella Genesi 1 e nella Genesi 2. In quest’ultimo testo ( 2, 22-25) possiamo leggere ” questa volta è osso delle mia ossa e carne della mia carne,”
Possiamo presumere quindi che ci sia già stato un tentativo, una precedente creazione di una compagna.
Il mito ci parla di Lilith come la prima compagna di Adamo. Fatta da Dio insieme ad Adamo.
La prima donna, che si ribellò al ruolo di creatura e di femmina. Si ribellò sia a suo Padre Creatore, che al compagno che era stato scelto per lei. Una potentissimo esempio di Femminile che sceglie l’autodeterminazione, sceglie se e quando essere madre e compagna.
Correndo anche il rischio di rimanere da sola, di dover provvedere in autonomia a se stessa.
E’ con Lilith che Adamo sperimenta la sessualità, e ne è profondamente turbato.
Nel racconto possiamo trovare l’eco della paura di sperimentare la caduta nella carne, nel mondo della materia.
La paura di perdere la propria integrità iniziale.
Ne fu atterrito e contemporaneamente travolto ed affascinato.
Le negò una condizione di parità, costringendola a giacere sempre sotto di lui, ma quando Lilith al suo diniego si allontanò dal Paradiso, ecco che vediamo Adamo supplicare il Creatore di riportargliela.
Ancora una volta questa figura femminile si ribella, scacciando l’Angelo inviato dal Signore, nel tentativo di convincerla a tornare nel Paradiso Terrestre.
Per questa disobbedienza viene maledetta da Dio stesso, costretta a vedere morire alla nascita tutti i figli che da quel momento in poi avrebbe generato.
Facile immaginare come la rabbia furibonda ed oltraggiata di Lilith sia stato il perfetto viatico per trasformarla in un demone tentatore, divoratore di bambini e insidia pericolossisima per le anime degli uomini. Creando nei secoli successivi l’immagine della Strega.
Trasformando così una Luna Nuova in una Luna Nera, da perseguitare e bruciare.
Al di la della narrazione , questo mito porta con se la storia dell’avvento del patriarcato, che ha scisso il principio maschile da quello femminile, nel tentativo vano e deleterio di stabilire una supremazia di uno sull’altro, Rifiutando e poi dimenticando che è solo attraverso il Femminile che l’uomo può costruire.
Si è diffusa una cultura che arbitrariamente ha cercato di porre sopra tutto il maschio. Si è arrivati anche a dare a Dio stesso delle connotazioni di genere. Maschile ovviamente.
Questa separazione ha creato dolore e sofferenza da ambo le parti. Perchè Lilith, il nostro femminile rimosso e rinnegato, come una furia assetata di vendetta si agita dentro di noi. Bollata con il marchio di demone. Evocando a livello collettivo un ideale femminile addomesticato e politically correct : Eva. Ubbidiente e sottomessa.
Credo che le conseguenze si vedano tragicamente anche ai giorni nostri: basta accendere la televisone e seguire un telegiornale.
Come ci fa notare Francesco Akash Ballarini nel suo libro “Lilith l’integrazione dell’Ombra”, scritto a quattro mani con Francesca Ollin Vannini, questo mito ci racconta della ferita primordiale. Per la Donna la ferita del rifiuto. Per l”uomo la ferita dell’abbandono.
Da li poi come maschere adattative, il Fuggitivo e il dipendente emotivo.
Per approfondimenti, oltre il libro sopracitato, vi invito a leggere “Lilith, la Luna nera” di R.Sicuteri e “Lilith, l’ombra del femminile” di S. Zanardi. LUNA NERA – LILITH LA PRIMA DONNA