VENERE IN ASTROLOGIA – parte prima
SVENERE IN ASTROLOGIA – parte prima
VENERE IN ASTROLOGIA – parte primaNel tema natale i due Luminari, il Sole e la Luna, ci raccontano del nucleo profondo della nostra personalità.
C’è una parte dinamica ed attiva, ad energia Yang e quindi maschile, rappresentata dal Sole, e una parte ricettiva, passiva e con un’ energia Yin, quindi femminile, rappresentata dalla Luna.
Questo nostro nucleo, per potersi poi muovere nel mondo e nella vita, ha bisogno di cooperare con altri archetipi, che coadiuvano il processo di riconoscimento di sé, di adattamento e crescita: Mercurio, Venere e Marte .
Se guardiamo al passato, scopriamo come il mito legato a Venere sia antico e sfaccettato. Troviamo miti che risalgono alla civiltà mesopotamica, quando si venerava la dea Ishtar, e poi i culti legati alla cosmogonia ellenica.
Nei miti ellenici la Dea nasce dalla spuma del mare, fecondata dal seme di Urano, evirato dal figlio Saturno.
Una dea senza madre, bellissima e formale, legata all’elemento Aria, che svolgeva il ruolo di mediatrice tra il mondo terreno e quello spirituale, sconquassato dalla lotta tra Urano e Saturno.
E poi c’è una versione più recente, che la vede figlia di Zeus e Dione. Ancora una volta una dea bellissima, ma in questa versione legata alla sensualità e carnalità. VENERE IN ASTROLOGIA – parte prima
Platone stesso ne raccontava le gesta, distinguendo una Dea dell’amore puro e una Dea dell’amore volgare. Da un punto astrologico questa dicotomia nel mito è interessante perché ci racconta di due aspetti di questo archetipo, che sa separare e anche integrare.
Venere è una dea di tipo alchemico ( vi consiglio il libro della Bolen Le dee dentro la donna).
La sua natura non è riconducibile ne’ alla categorie delle dee vulnerate, che vivono per il rapporto, ne’ alla categoria delle dee vergini che vivono per la piena ed autonoma gestione di sè.
Questo archetipo è quello che ci supporta quando siamo ricettivi nei confronti dell’Altro , rimanendo comunque concentrati ed indipendenti.
E’ in un sapiente equilibrio tra questa dualità, che l’Amore ci trasforma.
Coinvolge due soggetti distinti, generando completezza ed armonia. E’ da questa apparente contrasto che nasce la complessità di questo archetipo: ci spinge a trovare la nostra personale cifra per poter integrare un desiderio di unione e un desiderio di libertà.
Quando si palesa nella nostra vita le nostre difese, le nostre manie di controllo si dissolvono, ci stacchiamo da una visione prevalentemente dedita a noi stessi, per andare verso l’altro.
L’amore, che tutti noi vagheggiamo, essenzialmente è qualcosa “Only for the brave”, è il sentimento che ci chiede di osare e rischiare.
Rischio non calcolabile ne’ preventivabile.
Ogni volta che ci innamoriamo è una nuova avventura che ci offre il dono prezioso di poter accedere a quelle risorse interiori che ancora non abbiamo riconosciuto in noi ed intravediamo grazie all’altro, al quale faremo indossare inconsapevolmente le nostre proiezioni.
Siamo profondamente distanti dall’archetipo lunare, qua nulla parla di fusione. L’altro è “fuori” da noi, e quindi possiamo desiderare solo chi è altro e separato da noi.
Per Venere esiste la relazione e lo scambio, e il significato che per noi hanno queste parole deriva dalla maggiore o minore possibilità di sviluppare buone relazioni che abbiamo sperimentato nei primi anni di vita.
Il significato che noi diamo alla parola amore , lo possiamo leggere attraverso Venere nel nostro tema natale. Si è formato nella nostra infanzia, sotto forma di calore, abbracci, sensazioni di benessere e piacevolezza.
Se in quel periodo così importante , quando abbiamo iniziato a manifestare i nostri gusti e desideri, abbiamo percepito che non fossero accolti ed accettati, avremo presto imparato a rinunciare ad essi, conformandoli su quelli accettati dal nostro nucleo familiare, in cambio di accettazione e accoglienza.
Eccoci poi adulti, che ci ritroviamo, nonostante le nostre migliori intenzioni coscienti, ad avere problemi relazionali.
Siamo incastrati in relazioni che non ci fanno stare bene, con persone che non riescono ad apprezzarci . Arriviamo a sentirci soli pur avendo una presenza fisica accanto.
In chiave evolutiva tali difficoltà vanno lette come situazioni che hanno un potenziale di crescita.
Ecco che l’attrarre spesso situazioni complicate aiuta ad uscire da una modalità di disvalore e non accettazione, in modo da poter, di relazione in relazione, mettere a fuoco quello che veramente fa stare bene.
Integrità, libertà personale, autostima sono gli ingredienti essenziali per una relazione sana.
To be continued— VENERE IN ASTROLOGIA – parte prima