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VENERE IN ASTROLOGIA - parte seconda

VENERE IN ASTROLOGIA – parte seconda

VENERE IN ASTROLOGIA – parte seconda.

Venere, come gli altri pianeti , ha tre sedi, cioè tre posizioni ideali nello schema zodiacale, all’interno delle quali esprime al meglio le sue diverse valenze.

In toro  il pianeta ci parla del nostro valore personale, come e in che misura si è costruito.

Da questa iniziale esperienza  si costruirà interioremente una prima immagine di un Sè, che se riconosciuto ed apprezzata all’esterno dalle figure di riferimento, farà si che ciascuno di noi possa o meno sentirsi amato.

Come co-significante del toro quindi andremo a leggere la seconda casa, perché nelle esperienze ad essa collegate potremo trovare tutta una serie di  informazioni.

Lesioni su questa casa e Venere posso raccontare di un ambiente all’interno del quale noi non ci siamo sentiti confermati, dove ci è stata inflitta una ferita narcisistica, perché abbiamo sentito scarsa o nulla accettazione e quindi , pur di ottenere amore e riconoscimento, abbiamo tradito noi stessi e la nostra essenza stessa.

Ferite di questo tipo risalenti all’infanzia, hanno un eco destabilizzante anche da adulti, perché dentro di noi ci sarà sempre lo spettro di quella antica sofferenza che ci sussurra di non essere degni di amore.

Se non ci siamo sentiti apprezzati e accettati, potremo sentirci inadeguati e senza abbastanza risorse per affrontare l’amore e più in generale la Vita. VENERE IN ASTROLOGIA – parte seconda

Il secondo domicilio lo troviamo nel Cancro, co-significante della quarta casa e a contatto con l’altro archetipo femminile, la Luna. Qui possiamo leggere della fase delicata dove il bambino apre la diade con la madre ed entra nella prima vera relazione, scambiando effetti ed emozioni con entrambi le figure genitoriali.

Il primo triangolo amoroso della nostra vita! VENERE IN ASTROLOGIA – parte seconda

In questa fase il bambino introietta correttamente le figure genitoriali, e coglie le differenze che formeranno un’immagine a livello archetipico del maschile e del femminile.

Inizia ad assorbire i valori famigliari ed inizia a discriminare ciò che piace e gratifica da ciò che non soddisfa e fa star male.

L’ultimo domicilio è in Bilancia, quello dove Venere manifesta appieno la sua funzione relazionale. Co-significante della settima casa, qui entriamo nel mondo delle relazioni.

Basate sulla pariteticità e sul riconoscimento e la negoziazione dei propri valori individuali; queste relazioni non sono fusionali ma anzi ci spingono ad individualizzarci, riconoscendo parti di noi e ritirando le proiezioni fatte sui partner.

Le principali difficoltà nelle relazioni le sperimentiamo perché non accettiamo il fatto che il partner non è la metà della nostra mela, ma un individuo che, condividendo con noi un progetto, anche di vita, rimane una persona distinta e separata da noi.

L’ altro non è li per noi, al limite è li per fare un tratto di strada con noi.

Due individui, non due metà che fanno uno. Le relazioni sono basate su gusti personali, su scelte ragionate e sulla capacità di valorizzare se stessi e successivamente anche gli altri.

Lesioni in questa casa indicano che probabilmente una parte di noi è rimasta incastrata ancora nella diade con la Madre, la fase della conquista della costanza oggettiva non si è conclusa perfettamente. Potremo allora sperimentare nelle relazioni adulte, un bisogno di tipo fusionale, accudente, di dipendenza affettiva.

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